Dopo la morte di Lorenzo il Magnifico (1492) e la cacciata di suo figlio Piero (1494) viene fondata la Seconda Repubblica, guidata dal Gonfaloniere a vita Piero Soderini: la discesa di Carlo VIII in Italia (1494) vede la città, guidata da Pier Capponi, resistere ai francesi ("se voi suonate le vostre trombe, noi suoneremo le nostre campane").
Si farà, con il predicatore domenicano frà Girolamo Savonarola, il tentativo di dare un governo teocratico e popolare a Firenze: la Repubblica savonaroliana è composta di otto Priori, di un Gonfaloniere maggiore e di sedici Gonfalonieri minori delle Compagnie. A questi si aggiunge un Consiglio Maggiore a cui partecipano tutti i fiorentini di oltre 27 anni: per ospitarne le adunate si costruisce in Palazzo Vecchio, sede del governo cittadino fin dai primi del ‘300, il cosiddetto Salone dei Cinquecento.
La seconda Repubblica non si chiude nel 1498, con il rogo del Savonarola falsamente accusato di eresia, ma prosegue, anche grazie all’apporto di Niccolò Machiavelli, fino al 1512, quando la fuga del Gonfaloniere Soderini davanti alle armate del Viceré di Napoli lascia campo libero al ritorno dei Medici. Si tratta di Giovanni e Giuliano, figli del Magnifico, e del cugino Giulio, figlio illegittimo di Giuliano, trucidato nella congiura dei Pazzi.
Si farà, con il predicatore domenicano frà Girolamo Savonarola, il tentativo di dare un governo teocratico e popolare a Firenze: la Repubblica savonaroliana è composta di otto Priori, di un Gonfaloniere maggiore e di sedici Gonfalonieri minori delle Compagnie. A questi si aggiunge un Consiglio Maggiore a cui partecipano tutti i fiorentini di oltre 27 anni: per ospitarne le adunate si costruisce in Palazzo Vecchio, sede del governo cittadino fin dai primi del ‘300, il cosiddetto Salone dei Cinquecento.
La seconda Repubblica non si chiude nel 1498, con il rogo del Savonarola falsamente accusato di eresia, ma prosegue, anche grazie all’apporto di Niccolò Machiavelli, fino al 1512, quando la fuga del Gonfaloniere Soderini davanti alle armate del Viceré di Napoli lascia campo libero al ritorno dei Medici. Si tratta di Giovanni e Giuliano, figli del Magnifico, e del cugino Giulio, figlio illegittimo di Giuliano, trucidato nella congiura dei Pazzi.
Con tutta questa storia alle spalle (questo è un estratto, preso da qui), può farci paura la partita di domani sera?