Abbiniamola ad un ” Ortrugo “, vino con una leggera struttura ed una piacevole acidità. Serviamolo a 10°.
Questo piatto fiorentino, che potremmo definire ” unico ” in quanto degustabile anche da solo, è il tipico piatto estivo di chi andava sui campi rimanendoci praticamente tutto il giorno. Era quindi un cibo delle classi povere ma apprezzato, proprio per il suo gusto, anche dalle ricche classi borghesi. Una delle sue particolarità è che non prevede, praticamente, cottura.
Ingredienti per 6 persone
1. Pane toscano raffermo 800 g
2. Cipolla rosa toscana 1
4. Pomodori da insalata 2 grossi
5. Basilico 1 mazzetto
6. Olio extravergine 2 dl
7. Aceto di vino 1 dl
8. Sale q.b.
9. Pepe q.b.
Preparazione
Sbriciolate in una terrina tutto il pane toscano raffermo, riducendolo in molliche. Bagnatelo, quindi, con abbondante acqua fresca, in modo da farlo risultare completamente imbevuto. Svuotate l’eventuale acqua in eccesso.
Lavate ora i pomodori e tagliateli a dadini. Passate quindi ad affettare sottilmente la cipolla e, dopo averlo lavato, sminuzzate il basilico con le mani dopo aver lasciato da parte qualche foglia. Strizzate quindi il pane e versatelo in una capiente terrina.
Unite al pane anche i dadi di pomodoro, la cipolla ed il basilico sminuzzato, quindi condite con dell’olio extravergine ( possibilmente toscano anch’esso ) e con il sale ed il pepe.
Mescolate molto bene la panzanella cosi composta, copritela e mettetela in un locale fresco per un paio d’ore.
In alternativa potete riporla in frigorifero protetta da una pellicola per alimenti.
Condite, dopo aver fatto trascorrere questo tempo, la panzanella con l’aceto ed aggiungete, al momento di servirla, le foglie di basilico sminuzzate che avete precedentemente tenuto da parte.
Mescolate molto bene e, se necessario, aggiungetevi qualche cucchiaio di olio di oliva.
Il piatto si presenta in una insalatiera bianca di coccio (l’isalatiere dei contadini di una volta) con sopra un ciuffetto di basilico ed accanto un’ampolla di olio di oliva e una di aceto di vino rosso (il basilico perchè è l’aroma più nobile e l’olio e l’aceto perchè può essere aggiunto a piacere del commensale).
Fonte
2 commenti
Io sono romanista…ti posso quasi capire!SOB:(
ti penso. lunedì in treno sono passata. ti abbraccio.